[Quality of life of relatives of patients with obsessive-compulsive disorder: relation to family accommodation and other socio-demographic and clinical characteristics].

Numerosi studi hanno confermato che la qualità di vita dei pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è compromessa rispetto alla popolazione generale in numerose dimensioni (Moritz et al., 2005; Eisen et al., 2006; Stengler-Wenzke et al., 2006a; Didie et al., 2007; Norberg et al., 2008). La vita del paziente non è tuttavia l’unica a subire l’impatto del disturbo. Diversi studi hanno analizzato la particolare situazione dei familiari dei soggetti con DOC individuando le aree di funzionamento maggiormente compromesse dal vivere quotidianamente e prendersi cura di tale tipo di pazienti (Magliano et al., 1996; Black et al., 1998; Gururaj et al., 2008), ma solo due di essi hanno utilizzato strumenti specifici per la valutazione della qualità di vita (Stengler-Wenzke et al., 2006b; Albert et al., 2007). Entrambi gli studi hanno concluso che la qualità di vita dei familiari sani di pazienti con DOC è maggiormente compromessa; tra i fattori predittivi di maggiore compromissione sono emersi la gravità della sintomatologia ossessivo-compulsiva, l’età avanzata dei familiari, il sesso femminile, l’essere genitore piuttosto che coniuge e il grado di coinvolgimento del familiare nei sintomi O/C del paziente (misurato con la Family Accommodation Scale). Entrambi gli studi, tuttavia, soffrono di alcuni limiti metodologici, quali la mancata considerazione di variabili legate al paziente (Stengler-Wentzke et al., 2006b) o l’esiguità del campione indagato (Albert et al., 2007). Obiettivo del presente studio è: 1) verificare, in un campione indipendente e più ampio, se la qualità di vita dei familiari di pazienti con DOC è compromessa rispetto alla popolazione generale italiana; 2) individuare le caratteristiche socio-demografiche e cliniche di pazienti e familiari che predicono tale compromissione, con particolare attenzione al coinvolgimento diretto dei familiari nei sintomi.